Itinerario 2 - Dai territori aridi alle paludi
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Partenza Itinerario 2 - Colle di San Zenone

I prati stabili

Chiesa di San Biagio
Una chiesa voluta dal popolo
Non ci sono molte notizie sulla chiesa di San Biagio, se si eccettua un passaggio poco… onorevole riferito agli abitanti di Istrago nel XV secolo, scomunicati perché non avevano pagato le decime dovute. Sulla facciata principale si apre un portale in pietra dalle linee armoniose, con un’iscrizione sull’architrave che ricorda che la costruzione fu voluta dalla popolazione (PIETAS POPUL. EREXIT).

Mulino Istrago

Hangar dirigibili
I bombardieri della Grande guerra
Testimonianza di un’epoca in cui il volo era ancora in una fase pionieristica, l’hangar fu costruito nel 1916 e rimase in esercizio fino allo sfondamento di Caporetto. Oltre all’M9, c’erano altre strutture di supporto, tra cui il laboratorio per la produzione di idrogeno. Dell’enorme struttura, visibile a molti chilometri di distanza, rimangono ora il pavimento, le tracce delle guide di scorrimento dei portoni d’acciaio e i rilevati di ancoraggio in cemento del grande capannone.

Magredi di Tauriano
Una steppa nel cuore del Friuli
Quest’area semipianeggiante, un tempo sfruttata dagli abitanti dei paesi vicini per il pascolo del bestiame, costituisce un ambiente naturale unico nel suo genere, composto da una prateria arida, simile alla steppa, interrotta da siepi mature e piccoli boschetti. Vi nidificano albanelle, il falco pellegrino, il gufo di palude e l’averla cenerina. E negli ultimi tempi è tornato anche un suo vecchio… inquilino: il lupo.

Oratorio di San Rocco a Tauriano
La chiesa sopra il tumulo protostorico
Nel 1506 la Confraternita di San Rocco di Tauriano, impegnata nella lotta alle pestilenze (all’epoca frequenti) , acquistò il roccolo di una famiglia privata, per costruirvi sopra una chiesetta in onore del santo. La posizione all’entrata del paese, lungo le strade che conducono a Spilimbergo e a Istrago, induce a ritenere che l’edificio – oltre a funzioni sacre – servisse anche a scopi di assistenza e isolamento dei malati.

Chiesa di San Nicolò a Tauriano
Gli affreschi riapparsi dal terremoto
La chiesa di San Nicolò esisteva già nel 1293, ma fu più volte rimaneggiata oggi si presenta con una facciata neogotica. All’interno di particolare interesse gli affreschi nell’abside, del 1502, di Gianpietro da Spilimbergo, con gli episodi della vita del santo. Insolite le due cappelle laterali, sormontate da una cupola. Vi operò nei primi decenni del Novecento anche il grande pittore Umberto Martina.

Palazzo Martina Indri

Cappella della Madonna del Buon Consiglio (anche: Ancona di San Cristoforo; popolarmente: Anconuta)
900 chilometri di cammino!
La struttura è composta da due parti distinte: l'abside con la volta a botte, di epoca cinquecentesca, e il portico di accoglienza. All’interno la cappella è totalmente affrescata con soggetti sacri. Ma a suscitare interesse sono anche le tante iscrizioni fatte lasciate dai viaggiatori dell’Europa orientale diretti probabilmente alle università di Padova o Bologna, che passavano di qui lungo il cammino della cosiddetta Via Regia: 900 chilometri da Lublino a Tauriano!

Area dei prati stabili

Agriturismo da Tina

Chiesa di Santa Maria e San Giuseppe
Una Natività unica nel suo genere
La chiesa fu costruita a metà Ottocento, in sostituzione della vecchia parrocchiale posta sul letto del torrente Meduna. I lavori di costruzione furono condotti dall’impresario Pietro Costantini, nonno del celebre cardinale Celso Costantini. All’interno si conservano alcune pregevoli opere d’arte, tra cui un grande dipinto novecentesco della Natività e una pala secentesca del pittore ravennate Matteo Ingoli.

Chiesa di San Giovanni
Una chiesa contesa

Il vecchio alveo coltivato

Fornace di calce

Polveriera della guerra fredda

Chiesa di San Lorenzo
La chiesa con la diavolessa incatenata
Completamente restaurata dopo il terremoto del 1976, la chiesa conserva al suo interno numerose immagini di santi fatti dipingere dai fedeli per voto. Ma vicino alla porta laterale colpisce una insolita diavolessa immonda (è nera, pelosa, con le corna e le ali da pipistrello, le mammelle pendule, ritratta nell’atto di defecare) che con gli artigli sembra voler ghermire le anime, me è tenuta sotto controllo con una catena: è il ricordo della terribile peste nera del 1348.

Casa Harry Bertoia
Dove nacque il genio multiforme Bertoia
La casa di Arieto “Harry” Bertoia si riconosce facilmente. È un tipico edificio rurale, con i sassi a vista e l’arco ribassato, con il cortile interno e la stalla, ma dai vistosi scuri dipinti di rosso. Qui l’artista nacque nel 1915 e rtascorse la sua infanzia, assorbendo le sensazioni che lo accompagneranno poi e gli saranno di stimolo nella sua vita artistica. Oggi, pur nel rispetto della struttura originaria, la casa è stata trasformata in un centro espositivo.

Reperti romani invisibili

Mulino di Maiaroff
Il mulino delle fate
È un antico mulino, un tempo di proprietà dei conti di Valvasone, che sorge sulla Roggia dei Mulini. Disponeva di tre ruote idrauliche per la macina di frumento e orzo, poi sostituite da una turbina. Più volte modificato nel corso dei secoli, è stato sottoposto a restauro storico nel 1976. Tradizione vuole che qui si potessero vedere le fate: apparivano la sera e facevano dispetti ai conducenti dei carri, scomparendo però al tocco delle campane dell’Ave Maria.

Capitello di Sant'Anna
Una protezione contro i lupi

Strada Postumia

Chiesa di Santa Margherita a Sile
Ai confini del territorio
Sile, dove sono stati anche ritrovati resti di origine romana, è il borgo più occidentale del territorio casarsese. La comunità di fedeli locale risponde alla vicina parrocchia di Orcenico Inferiore di Zoppola. La chiesa di Santa Margherita è punto di riferimento per i momenti importanti e la festa patronale d’inizio estate.

Chiesa di San Andrea Apostolo
La chiesa dai mille volti

Villa Metz Marzola

Chiesa di San Giorgio e La Centa
Alla ricerca del drago

Villa Perotti

Villa Azzano

Villa Cossetti

Arrivo Itinerario 2

Villa Morassutti a Chions
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